Marisa Boschi, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’50, ’60 e ’70 – Memorie d'infanzia

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Marisa Boschi, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’50, ’60 e ’70

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Marisa Boschi, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’50, ’60 e ’70

Località: Pontedera

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[Musica]
iniziamo l'intervista allora
innanzitutto come ti chiami dove sei
nata
mi chiamo marisa sono nata nel comune di
santa maria a monte in un paesino borgo
piccolo si chiamava san donato insomma
si chiama ancora giochiamo ancora sempre
una così nel 1950 privi di tanti anni
aspetta perché secondo me anche sulla
data di nascita
c'è un dato interessante è vero che
questo lo sapete già perché mio padre
siccome la famiglia da cui provengo era
di origine contadina totalmente
contadino mio padre e mia madre tutti
quanti e i maschi erano importanti
soprattutto in quel periodo lì se
nascevano maschi e già mi pare aveva
fatto due femmine che sono miserelli
dopo la terza tv io la terza femmina e
quindi a quel punto lì insomma deve
andar a in cui era per lei perchè pesa è
nata a casa è certo con tutti solo il
mio fratello che ha otto anni meno di me
lui è nato un ospedale ma fino sia le
mie sorelle che non sono nate sono
andata in casa con l'ostetrica e poi
andavano insegnarmi comune insomma sono
andate a segnarmi comuni e il 28 di
marzo pare invece che sia nata il 26
secondo la mia mamma cioè non andato
dopo andato perché insomma gli fece un
po fatica andare a dire che era nato una
femmina cerato maschio probabilmente
robben al 25 in rosa tanti e va bene e
quindi famiglia allora va alla famiglia
iori primi ricordi che ciò dell'infanzia
diciamo dell'infanzia sono nata in
diciamo in una casa mio padre era
mezzadro quindi faceva il contadino ma
non era proprietario della terra
poi subito dopo nei primi anni cinquanta
è tornato dagli stati uniti uno zio che
era fratello del nonno e
dall'america e che era andato in america
farà era emigrato in america tra le due
guerre insomma a cercare lavoro è certo
e quindi quando è tornato a un po di
soldi e ha comprato lui era scapolo però
non aveva figli
almeno così pare sia cesare quindi ha
comprato un podere e ha riunito la
famiglia boschi e che c'era appunto mio
padre e due fratelli
e poi c'era lo zio appunto questo
dell'america con un fratello che aveva
fatto la guerra primavera mondiale
quindi era invalido giuseppe poi dopo
c'era i nonni che erano i genitori padre
mio babbo e dieci erano tutti sposati
naturalmente quindi hanno cominciato a
figli quindi in conclusione io ho il
diciamo i ricordi che ciò della mia
infanzia da lì cioè da questa casagrande
quindi quant'era vai eretto 18 alla fine
eravamo 18 le famose famiglie
patriarcali
era interessante perché perché
naturalmente si viveva in una situazione
particolare insomma c'era la mia nonna
che era la mamma di mio padre che era la
massaia era chiamata la massaia il
marito non tutti la chiamavano la
massaia
no no erano un amabile ma la massaia
volevo dire che stava in casa far
mangiare e che si era quella che
economizza va anche se fare da mangiare
perché anche se poteva spendere tanto
ma forse questo poi è stato un bene
a pensarlo dopo ma noi la carne la
vedevamo di lontano la domenica qualche
tipo quindi ogni giorno si apparecchia
vate per 18 si apparecchia per 18 la
tavolone però si metteva in grande
piatto un piatto per un pranzo e cena
sì sì sì sì pranzo cina quello poi
c'erano
colazione ognuno faceva che voleva per
voluto suo però mi pare ci aveva mai
c'erano c'era la stalla contadini quindi
non solo la campagna ma anche la stalla
quindi le mucche e vitellini un ricordo
quando la mia mamma mungeva il latte in
un secchio che oggi sarebbe possibile
con tutte le norme che ci sono mungevo
le mucche e poi io potevo andare a bere
il latte direttamente dal secchio ma da
si si si
con tutto quello che la tribuna poi mi
faceva ricotta pani ricotta e quindi
tipo a pranzo in 18 a siena in 18
sì ora 18 quando eravamo tutti perché la
famiglia non è che all'improvviso è
arrivata a 18
io dunque c'erano mie sorelle io e poi
gli altri cugini avevano sì comunque più
o meno perché vanno un paio di anni meno
di me e quindi più o meno eravamo
utilissimo ok e quindi tipo appunto cosa
mangiava se le cose della terra che si
mangiava tanto pane allora quello che
facevate interessante perché è appunto
la allora l'economia della famiglia era
strutturata a questa maniera
c'è una volta a settimana si faceva il
pane c'era il forno allora c'era mia
madre e la zia la moglie dell'altro
fratello che loro c'era la madia
naturalmente dove faceva mettevano la
pasta madre
[Musica]
alla pasta come si chiama il lievito
madre anche rinnovavano sempre quindi
quello era sempre lì e poi appunto
facevano informavano questo pane su
delle acque nelle forme mamma sapeva
sempre a che punto doveva essere caldo
il forno
paura no naturalmente alenia è chiaro il
forno fuori mica quello dentro il forno
fuori è quello il pane durava una
settimana quindi un giorno a settimana
era il pane un giorno a settimana
no forse anche ogni 15 giorni il bucato
maturò soddisfare ogni decisione di una
settimana gioca ogni 15 giorni e c'erano
fuori perché questa casa era grande
punto da queste case i contadini molto
grande
fuori c'erano schermavano piloni cioè
nel senso dei contenitori di acqua
permetterci l'acqua erano uno più grandi
e uno più piccolo riempivano con l'acqua
dice rappoccio naturalmente non c'era
l'acqua dell'acquedotto e lavavano la
biancheria di casa c'è lenzuola
asciugamani tutte queste cose qui e lì
lavavano con la cenere
e poi le sciacquano core turchi netto
non sanno perché ma mettetevi per dargli
un pò l'azzurrino me lo ricordo ero era
una cosa che si comprava io me lo
ricordo avevano in un all un cencio che
faceva nulla quanto in azzurro poi mi
piaceva perché se andavano i campi a
stendere la cosa è bucato non è che ci
siamo ci lì si buttava in mezzo a campi
e si stendeva lenzuoli si stendeva
asciugamani si estendeva tutto ma per
terra sì ma per terra c'era che ne so
dove c'era tagliato uscire erano dove
c'era per cui era bello perché poi noi
ci si divertirà ci si divertiva quando
naturalmente c'era questa storia del
pane perché ci facendo le ciambelline
anche da noi e poi quando c'era
io volevo mi facevano lavare fazzoletti
che col col sapone di marsiglia
naturalmente anni a sacconi industriale
non esistevano
e tutto questo diciamo tutti gli anni
sessanta più o meno sono state cioè
tutti gli anni
sì io sono tornati in questa fattori
batteria insomma diciamo questo potere
perché al potere nel 54 55 45 a 35 anni
ma io da lee clow e ricordi per una
decina d'anni appunto questi ricordi
tutti insieme e poi che ne so io si
giocava con le cose che c'erano in
campagna quindi i giocattoli ci si
facevano da noi io giocattolo mai avuto
ma anche una bambola avuto ci si
facevano noi poi mi ricordo l'alluminio
mamma faceva o la nonna di un carrettino
con le rocchette del filo non lo ricordo
insomma ci facevano andare e poi su cosa
insomma con tutte ste cucine così ma
fuori aden fuori non esisteva e poi mi
ricordo ecco le carte deco anche in
inverno tipo in inverno mi ricordo tanto
freddo che pativa perché naturalmente
c'era la camino caminetto si caminetto e
la stufa a legna ma più che altro la
stufa a legna si mettevano le scarpe
erano quelli che erano quindi piedi a
scaldare dentro la sociali e vicino alla
stufa
poi mi ricordo ecco molto bello nella
campagna la battitura del grano quella
rara per noi
la cosa più bella perché intanto
venivano le macchie dunque walter la un
attimo ma il campo era vostro cioè se il
vostro campo
no il campo era un potere c'era diversi
campi comprato so quanti ha erano un po
di esteri e c'era il mio babbo e l'altro
zio l'altro fratello perché un altro uno
lavorava alla viaggio perché avevano
aperto anche la calcio periodo di quindi
faceva l'operaio e quando c'era la
battitura
i contadini si andavano per sé come
quando c'era la vendemmia cioè non è
vicini veniva aiutare i miei e mi
avvicinerò quando c'è la battitura
dunque e venivano nel campo la macchina
che faceva tutti i covoni del tutti i
mazzi di fasce di grana poi il grano
andava a barre kato si diceva la
mettevano tipo cumuli di di grano fasce
con di grano e dopo quando la macchina
della partitura raffronta pervenire
arrivava la stella no la sera prima
pronto a mezzanotte arrivava lavoro
quando l'ala piazzavano sull'aia e
intanto il contadino e padre con l'aiuto
di altri avevano portato con il carro
perché lì c'erano vuoi mi piace al
settore ancora in cera alciatore
portavano a casa tutti questi covoni di
grano e facevano un grande cumulo enorme
e naturalmente fra loro e dicevano è
vedi e boschi cena di più quella cifra
di meno insomma stavano a discute e poi
la macchina della battitura
partiva la mattina alle 4 quella
elettrica elettrica con motore c'era
sentore elettrica
non competitivo in manco alla luce c'era
non ci arrivate la luce a causa si odio
a causa degli high seas nel paesino è
arrivata al 1960 alla vigilia
però io ce l'avevo già ce l'avevo già
perché un'altra cosa
allora intanto il racconto questo questa
è bella perché è naturalmente si faceva
il grande pranzo la colazione e poi il
grande pranzo quindi ammazzavano media
nei mari che c'erano local pollica e per
ip tutto la minaccia prepara a mangiare
l'anima ma tutti a privare facevano le
tavolate enormi e figlio perché
naturalmente dovevano festeggiare la
partitura per vedere quanto g il fatto
poi che mai chiesto se no ti avevo
chiesto della luce mi chiedevo tante la
luce riesce nella mia casa c'era perché
era un po distante a due chilometri dal
paese quindi faceva parte diciamo quella
parte lì c'era la luce elettrica e mio
zio americano aveva comprato la
televisione che aveva comprato la
televisione era il primo che aveva la
televisione di nella zona quindi e mi
ricordo bene io avrò avuto 7 anni mi
ricordo che non andavano ancora scuola e
la sera venivano tutti i vicini anche il
tempo più lontano con la seggiolina
oppure ogni ma era si faceva anche tutto
no ogni sera quando c'era lascia
raddoppia quando c'era qualcosa di
importante e si mettevano tutti lì a
vedere questa televisione che la
volevano piazzare un po in alto
naturalmente perché e io mi ri con casa
a casa e mi volevano mandare a letto
non ci volevo andare note mentiamo
sempre col alla mia mamma oppure stessa
su una panca e questo appunto era anche
un'altra cosa abbia poi per quanto
riguarda il mangiare ho detto tutta la
roba che c'era lino mio padre non
comprava cioè non hanno non andavate a
comprare intuito cosa compravate voi non
ricordo tutto quello che compra o
comunque mi ha comprato sfuso e veniva
cominciare alla bottega al paese dalla
bottega e c'era anche dalla bottega non
si pagava si pagavano fonte al mese
c'era il libretto dove segnavano le
spese è tutto veniva comprato sfuso
c'era un inizio che fumava comprava tre
sigarette presentano e poi tutto nei
kart a oggi
la carta cioè diciamo che non c'era
l'esigenza del dell'immondizia da noi
perché non c'era non c'era la plastica
non c'era tutto quello che veniva usato
fino alla carta alla mia mamma la
ripiegava lari usava quindi i sacchetti
ma per quanto riguarda le foto e ti dico
che naturalmente non c'erano le macchine
fotografiche e quindi le foto si
facevano o da fotografo non pure delle
volte venivano fotografa casa io ottobre
a casa allora che ne so c'era pochissima
di foto quello che può essere
interessante come foto ecco questa qui
per esempio che è la foto di quando ero
piccolo questa è la casa mia
naturalmente questo il mio canino lampo
si chiamava lampo a se ne parlava
d'altro
e naturalmente la mia mamma era venuto a
parlare la forma vestita a festa
questo è la nostra il vestito con i
papaveri e papere
poi il fiocchetto la collana per cena
collana ma va messo le ha poi che
scarpette bianche pacino i bianchi
naturalmente questa era fatta dal
fotografo a casa e poi che ne so la
scuola a questa scuola naturalmente
veniva fotografa scuola la scuola non
era naturalmente è divisa in classi ma
era prima seconda terza quarta e quinta
to the mist e anzi maschi e femmine
sì ce n'era un'altra su quest'altra foto
sui del 1958 quindi qui avevo due anni
con la scimmietta questi sono i tipici
veniva a casa e fotografo naturalmente e
faceva fototipi che questa lo stesso con
l'accordo naturalmente tutta la classe
la sim atletico laterza parte quinta è
qui non era ma si sa che mette insieme
detto sì maschi e femmine ma e per la
scuola dell'infanzia l'è fatta sia la
scuola dell'infanzia scuola infanzia
fatta a casa cioè si stava a casa fino
si racconta andava alle elementari
questo era il mio cavallo guerra questo
era che qui che sono sopra il mio zio
tornato dall'america zio cesare
esordendo beppe e questo era
il cavallino con il calesse che uscivano
la domenica andavano alla messa insomma
così e ovviamente se vi spostava te ci
si spostava a piedi
io andavo con la mia nonna a piedi e era
un grande sacrificio alla messa e ai
vespri di vespe del pomeriggio e la
domenica le 5 la mia nonna mi portava al
maestro tutti tutti solo le domeniche
non lo leggevo poi ecco una cosa
interessante
diciamo era questa che la mia casa era
vicino all'arno vicino all'arno siccome
queste cose non è che avevano il bagno e
bagno c'era un cesso e un lavandino
quindi non in casa si in casa e in
farcela velata in casa da successo il
lavandino
però certo non cambia una fabi pm hanno
però non c'era naturalmente la vasca da
bagno
l'acqua in casa c'era allora il sabato
ore ha dedicato a che si faceva il bagno
d'inverno la stanza era riscaldata era
la cucina mettevano grande tir oggi
prima bambini giocano i bambini non ha
letto se arrivavano gli adulti la mia
nonna invece non ce l'aveva mai in casa
lo guardava e la livello come si lavava
d'estate la portavo io nardò e era un
acqua limpidissima me lo ricordo
benissimo
c'erano delle pozze di acqua e si
partiva con il sapone di marsiglia e lei
naturalmente io mi lavavo capelli
rilevando la schiena ne rimaneva con la
sua tunica bianca che era la sottoveste
non c'era ma poi mi diceva che il latte
ora va un po lontano che mi vesto si
elevava si metteva conta 5 la scelta
insomma così e questo appunto un altro
particolare di quel periodo
poi per muoverci come io quando andavo a
scuola a piedi erano due chilometri la
mattina io
le elementari partiva piani e andavo a
scuola c'era qualcuno che ti accompagna
voli e accompagnati mi accompagnava da
solo andavo con altri bambini sarà
francesco c'era un bambino questa valida
vicino a me e poi un'altra bambina per
forti sun davanti a visi sono anziani e
voluta da dell'inverno perché
naturalmente i pantaloni non esistevano
abbiamo semplicemente ginocchia rosse di
geloni e anche chiedo perché faceva
freddo e le classi come detto erano
classi miste e tipo il vabbè avevate il
grembiule giusto certo un grembiule se
vi faceva azzurro e dai maschi nero però
l'apposito si ragazzi ha certo che non
hanno convinto non sa che andava con
carlo l'abbigliamento allora
sull'abbigliamento mi ricordo questo che
io ero una terza femmina e su questo
sofferto un po perché la mamma tutta la
roba delle mie sorelle riservava per me
mi ricordo sempre questa storia una
gonna grigia a piedi di lana che era
anche lella ma che quando me l'hanno
messa era troppo grande e allora la mia
mamma me l'aveva messa quasi sotto le
ascelle come l'aria mi andava sotto i
cinofili operandi per un paio d inverno
o tre ho portato fino a che poi è
arrivata alla misura giusta ma non
adottare questa il cappotto quale si
facevano rifacevano tutto così quando
hanno cominciato avere un pochino più di
soldi diciamo soldi c'erano perché la
mamma quello che com'è che si faceva
soldi una mano mi mamma andava al
mercato il lunedì al mercato c'era il
mercato ad un paese vicino portava ai
polli e conigli a vendere anche lì
allevava lei poi è comunque i polli e
conigli soldi che tirava a napoli due
conigli comprava
anche la roma che comunque era sempre
roba buona nell europa dei cinesi di ora
avrebbe l'europa guana comprava
l'abbigliamento che poteva servire
sempre ridotto naturalmente non è che
avevo quello poi mi comprava le stoffe
faceva uscire alla sarta che cosa allora
si rinnovava per le varie stagioni a
pasqua era d'obbligo perché sappiamo
alla messa c'era tutta la settimana
santa quindi mi facevano a pasqua il
vestito da the primavera con le
scarpette bianche con gestiti non c'è un
reading oltre sopra il vestito appunto
poi al natale natura amante o era il
cappotto o al natale 8 morti perché ora
per morti che sembra che sia state mali
per le donne di morte dal 2 di novembre
era freddo allora ho rinnovato il
cappotto con l'occasione a comporre a
natale come scarpe si mi mancavano corte
facendo noi
poi per quanto riguarda le vacanze
dobbiamo dire questo che sono andata
alle colonie rimandava nelle colonie
perché se vede avevano che delle
sovvenzioni lui lo so comunque oppure si
parlava perdeva poco le colonie a
calambrone
la stella maris e per quanto sempre non
è che fosse la mia gioia però insomma se
non altro facevo il mare e come amavate
laggiù chavi accompagnavano c'era una
sorta di senti poi c'è stato un periodo
già quando mio zio uno degli sequel
adorava alla piaggio nel mare che comprò
la macchina di maridi si compra una
macchina
tali loro andavano oppure se la faceva a
prestare perché anche lì c'era il
discorso del paese c'era chi c'aveva
paese anch'io c'è una foto ora questa
cultura prima comunione
resta la mia prima comunione con una
grande festa per la prima comunione
fatta in casa tuttora non è che sandra i
ristoranti e non c'era il vestito uguale
per tutti come l'ora perché credo che
ora faccio allora c'era quella più ricca
del paese che c'aveva quello più bello
faceva un vestito più bello insomma io
rosicavo ancora perché a vedere la mia
mamma versità un poco cinici con l'altro
e tutte come lo tsunami
questo quanto riguarda la marea
queste sono al mare e qui arico le
colonie no allora questa sono andata al
mare con la zia a marina di pisa
ricordo con la cia con la zia con la zia
lina carico ma serena no ecco lei andava
al mare
milano ad un predone litro 15 di oggi
quindi mi portava anche me questa è
questa invece della colonia costerà
ecologico di venire a 18 brandina
naturalmente costumi di plastica tineke
san dana a pressare e questa sarà più o
meno la mia
diciamo fino a fino alla fine delle
elementari economia di famiglia era il
risparmio si doveva risparmiare quindi
che ne so
ci dovrà consumare poco olio si deve
consumare poco zucchero
civ a consumare poco delle cose che si
compravano secondo te perchè era una
questione legata un po alla al
dopoguerra
ma allora legate al dopoguerra a quello
veloce
devo dire che i miei genitori penso che
abbiano sofferto anche la fame come me
quindi dopo quando c'è stato negli anni
sessanta questo cambiamento perché c'è
stato il boom industriale negli anni
sessanta la zona dove c'era questa casa
di famiglia era una zona agricola tutti
i giovani erano nell'agricoltura però
non guadagnavano niente in quel periodo
lì negli anni 60 si è sviluppato le
aziende con delle conce nella solita
croce e calzaturifici a castelfranco è
chiamata il comprensorio del cuoio pelli
quindi a quel punto lì tutti andavano a
lavorare nelle fabbriche perché perché
torna a casa con lo stipendio cibo
andavano a lavorare nelle fabbriche
nobili pasti maranco le calzaturifici
oppure nelle concerie per esempio dei
mezzi di santa cole cessante allora mi
concedeva oggi tutti e due di tumore
perché naturalmente quel periodo lì non
c'erano tutte le cose che ci sono
logiche perché oggi sono ancora le
concerie però naturalmente devono stare
attente all'inquinamento
invece in quel periodo li scaricavano
tutto nei fossi scaricavano tutto
nell'arno cioè stato veramente un
disastro ambientale e poi l'abbandono
delle campagne da parte
dei giovani di giovani perché
giustamente che però non è andata lavori
allora io no però mi sorelle presenti o
hanno cominciato a lavorare in casa e
che facevano loro facevano le 16 va
aggiunta trici cioè dalle fabbriche di
castelfranco li portavano delle sandali
del sopra diciamo delle scarpe del santo
che dovevano uscire con le macchine che
si conosce la roma poi la pelle e quindi
in casa c'era fra l'altro la stanza dove
si dormiva perché poi erano tanti quindi
ma anche si poteva fare tante nella
camera dove dormire con le mie due
sorelle c'erano due macchine che
lavoravano che aiutavano e masticavano
il pocho del massici c'erano ancora
veramente quindi diciamo che l'onda
lunga della panceri è arrivata a tratti
da volete nell'acqua inciderebbe
scegliere del cambio di armi lenta cina
no ma per gli alta del lavoro della
fabbrica però sì perché le personali
sono cominciate erano grandi quindi è
sempre più grandi dovevano tor andava
lavoro il lavoro però loro non a donne
non andavano lavorare in fabbrica ma le
donne non ha portato lavora a cannes
mi dicevi che però che non sia andata a
lavorare non sono andate a lavorare
perché in effetti ho avuto fortuna nel
senso della situazione economica era
cambiata poi diciamo una era cambiata
era cambiata e nel senso che ne dagli
anni sessanta ha detto non c'è stato
questo mondo economico e che mia sorella
e hanno cominciato a lavorare quindi
lavoravano in casa facevano legge 13 poi
quindi le medie ho fatte senza problemi
potevo fare le medie erano lì andavo a
piedi naturalmente quella di civilità
però nel sociale non hanno fatto le
medie le mie sorelle non hanno fatto le
medie erano fatte le serali dopo però
loro non hanno fatte erano già hanno
fatto le elementari poi quando appunto
poi ci sono fidanzate prestissimo perché
sa se a vent'anni non avevi la l'amoroso
eri bellino sistema nelle campagne e
noci quindi e anzi quando si è fidanzata
in serie alla siccome erano quei
finanziamenti a quel tempo lì che l'uomo
veniva a parlare con babbo della stella
della ragazza e poi venivano a cera
visioni fissi che potevano vederci e la
domenica con uscivano rimangano ma
insieme
quanto poi che dire si per quanto
riguarda lo studio per mio padre lo
studio non era un lavoro quindi cioè io
a quando il mio padre partito andava
raccoglierci anno io andrò a raccoglier
ce l'ho con lui quando c'era da dare e
mangiare alle mucche andavo a mangiare
le mucche c'era da puri la stalla pulivo
la stalla io ho sempre lavorato nella
campagna e devo dire la verità delle
volte ripresa a una delle volte anche
lupi di canto insomma face volentieri da
nababbo calci poi c'è stato e quindi mi
disse vi aspetta scuole medie e lo
spostamento alle scuole ma mi misi
cletta anno agli amici che le missioni
dei terzisti c bicicletta e allora per
quanto riguarda le elementari che aveva
una cartella probabilmente mano
prato aumentare pare di sì i libri che
brigavano l'astuccio quello di legno tre
matite cosa che ci avevo già le banche
di legno in classe banchi di legno e
c'era anche le cose e l'inchiostro la
camera ricorda sempre poi non ceramica
la biro c'era la penna col pennino e
l'inchiostro e se facevo una macchia
c'era la carta assorbente però te la
consideravano errore maestro anche lì
come funzionava ricevuti in fondo quelli
bravi davanti
insomma questa maniera poi alle medie
appunto detto sì quindi avevi una
cartella non avevi l'elastico
vale a dire elastico perché era piscina
sotto il braccio perché sembrava capito
che come facevi anche la sigaretta
sicuramente viene il cestino monolo
legavo qualche modo faceva comunque sul
cervino e poi superiori forte dove
superiori ho fatto le superiori
ma il mio padre diciamo ha chiesto alle
mie sorelle perché le piacerebbe poi si
sono sposate presto poi la famiglia nel
diciamo dal 65 poi cominciate a
diminuire 64 sono morti 64 65 sono molti
nomi e mio nonno non l'ho detto ma il
babbo di mio padre era cieco è però
erano veramente parte molto religioso
però non ricordo come parte anche
riparerà religioso nell'ambito però
voleva che gli leggessi sempre tutto lo
rapinavano il giornale e io li leggeva
il giornale passiamo al postino lasciano
aggiornare prima al piccolino vi
ricorderà mia sorella che leggeva e
dirigeva ma domenica in genere cattolico
che arrivava alla chiesa e che
arrivavano appunto lì a casa tutte le
domeniche e la sorella che lo leggeva
tutto a mia nonna
no no e poi dicevo per studiare il mio
padre era a salve sorelle d'accordo no
per sognare ha chiesto al sua sorella
che vuol dire visto che volevate
studiare e non c'è la possibilità
economica e visse detto di no ma sam e
dean 6 marisa studio è secondo lui mi
sembrava giusto chiedere
se non erano d'accordo naturalmente era
il raccordo e quindi ho studiato cioè se
natale superiore già tale superiori
ghiacciate alle superiori e li andava in
bicicletta fino a ca stessa
quindi se è stata la prima della
famiglia a fare le medie del paese
addirittura del paese
la prima a fare le mete la prima a fare
dei superiori e superiori scusatemi
camicie o che ho che avrò fatto e
magistrale g strani perché perché una
donna sa i magistrati perché poi
l'anziano fa la maestra siamo il sud
kuyt è un lavoro in mano
quindi ho fatto le necessarie a
montopoli per andare a punto pretty a
casa mia
vogliamo la bicicletta andiamo fino a
castelfranco che erano quattro
chilometri topi l'autobus a castelfranco
che mi portava a montopoli perché c'era
il collegio mondory quanto costava
quello usuale per oggi aveva andava i
giovani come si divertivano 7 va beh
quand'è che hai cominciato devi uscire
ma anzitutto allora allora allora io
diciamo che ha avuto la famiglia
soprattutto mio padre veramente molto
aperto nonostante fosse appunto vissuto
in quella quel paesino diciamo molto
cattolico l'ho detto lui però non era un
di voto era uno molto aperto
io quando ero ragazzina
che si fa se andiamo alla domenica alla
messa delle 11 mag e così ci si
rivestiva un po che si vedeva qualche
ragazzino quando sarà alle elementari
così le feste religiose naturalmente
erano qualcosa di interessante nel paese
perché si muoveva un po qualcosa poi
diciamo investimenti un pochino di più
quando ero alle medie che però anche lì
quando andavo a scuola ea casa poi
nicola musical ascoltavate ma che sulla
radio ce l'avevate a casa allora la
radio c'era come c'era anche la
televisione come ho detto che
naturalmente si accendeva solo la sera
fatti forse non c'era neanche altro però
la radio era mio zio che ascoltava e
ascoltava la radio che cosa o la il
giornale radio fissa giudice ma le radio
quindi tutti i notiziari e un po di
musica lirica per i lanieri ca
c'era un'amica mia delle medie per
esempio che lei il babbo ha rasato sulla
scalinata quando la sua che faceva il
sarto bravo arriva sempre sempre la
musica lirica
l'opera d'arte contadini brown delle
arie e la musica all'uomo c'era io la
musica anni 70 ha cominciato a scorrano
negli anni settanta a biccari sempre lì
a casa no no no io io io sono stata
veramente fortunata fa si diceva che de
comunque cominciato ascoltare musica a
partire dagli anni 70 cos'è in realtà
poi a natale da casa allora io ho finito
le dunque diciamo c'è stato un altro
tappa grossa nella mia vita ea svelta il
fallimento anche della grande famiglia
quando è successo ho detto nel 64 65
sono cominciati a morire gli zii nonni
gli zii e
e poi nel 66 c'è stata l'alluvione
l'alluvione vuol dire la mia casa
alluvionata ci hanno portato via
quell'elicottero quindi io ho lasciato
la scuola mi volevano mette il collegio
insulta andare sono stata un mese da di
amici di mio padre a massa carrara la
delizia massa e poi sono tornata sono
andata abitare fino alla fine della
scuola da una mia amica di castelfranco
perché la strada mi era agibile tutta
piena di fango non si poteva andare
mio padre era morto delle bestie ciad e
comunicargli c è stato un disastro e la
e la casa
a quel punto li andava tutta
ristrutturata poi che cosa è successo
che a quel punto lì al da va
ristrutturata e le mie sorelle si sono
sposati perché si sono sposati una era
nel 65 che certosa tali quindi sono
andati aveva a casa siamo rimasti io ho
il mio fratello mio fratello
naturalmente andava a scuola faceva le
professionali per una finale è sempre
stato molto intelligente intuitivo ma
poca voglia di studiare e quindi vabbè
fatto le professionali poi ha fatto
altre cose nella vita mentre diciamo io
quando ho finito le magistrali voleva
andare all'università mi sono iscritti
ha sempre con il parere delle sorelle mi
sono iscritta a pisa all'università non
mi sono iscritta io ci hanno i genitori
già delle volte mi faceva dispiaceva
anche perché io anche alle superiori
mike ed i miei genitori mi chiedessero
come è andata a scuola che ti ha fatto
oggi era tutto una cosa che loro non
importava io andavo a scuola dovevo
passare devo studiare quando ero a casa
devo lavorare a casa non è che devo fare
cose infatti già studiamo quando potevo
libri da leggere in casa non c'erano
anche quello importante cioè
non c'era niente e io studiavo sui libri
della scuola e tutto è cambiato con lui
sono iscritte a pisa all'università da
sola ho trovato un alloggio
mi sono iscritta o trovare gli amici
amiche edile via pisa poi in realtà ti
si è spostata attiva io con finiture
delle magistrali che sono stata realizza
da sola quindi già in qualche modo stava
a quel punto
a quel punto a quel punto ho avuto la
svolta perché naturalmente poi ecco
diciamo l'apertura di mio padre è stata
anche questa io mi ero iscritta
stavo facendo appunto gli esami di
francese con una mia amica e mio padre
per mandarmi una un mese a parigi a fare
un corso di francese con questa mia
amica avendo tu in ritardo mi sono
andato ce la siamo partiti io la mia
amica
c'è però neanche domanda è avvenuto ad
una vita sia il vitello con i soldi cia
palma pagato il corso a parigi e gli
avevo diciott'anni ha capito poi aprirà
a pisa e cominciavano le grandi
manifestazioni c'è stato
le grandi manifestazioni che scrivevo a
lotta continua a tutti i professori
dell'università erano capitolo aver
avuto i professori bravi ma anche molto
di sinistra quindi cioè solo che devo
studiare e dare cioè estudiante cioè
essere in pari con gli esami mentre gli
altri miei amici per esempio e facevano
che ne so
le manifestazioni l'esame di rimandavano
ma come si sa 68 è stato fatto
i leader erano quelli che avevano le
spalle coperte e scoperte potevano
permettersi di fare manifestazioni e
gare poco esame io infatti mi sono
laureata precisa a 23 anni mi sono
laureata e dopo di che un'altra svolta
della mia vita importante ho fatto la
domanda per andare a insegnare a parigi
fare l'assistente a parigi e di sos tata
due anni questo ma ma ha portato e
invece e ritornando appunto alla
famigliola queen design in quel momento
che non c'è di più
lizzie si erano sera poi dopo
l'alluvione in all'odio con l'alluvione
però la casa era divisa in due è la casa
era divisa in due
allora lo zio che lavorava al alla
piaggio aveva messo soldi da parte in
quel periodo la si potevano operaio
mettersi i soldi da parte e aveva fatto
si era costruito una casa nel paese
aveva costruito una casa con le
classiche fame geometri scene negli anni
70 con gli avvolgibili molti semplice
però ce l'ha fatta
quindi la mia zia o mio zio che i due
figli vanno vanno a questa casa l'altra
casa alla la casagrande colonica viene
divisa in due una parte la prendermi
padre e ci si rimane il mio fratello e
poi l'altra parte la prende
la società ritenuta bo con la zia e due
figli e e quindi continuano poi che
succede
di recente il terreno
poi il mio zio fratello di mio padre
unici diamine siamo anni e anni 70 anni
70
cioè si è tipo sentire che monto anche
in casa santa seria e c'è stato il
alluvione quindi per ristrutturare la
casa ma più o meno 68 71 quegli anni li
è e quindi le altre tipo anche a livello
proprio di vita familiare c'è di altri
grandi
m'immagino elettrodomestici non
frigorifero la è quella di saper elena
quella storia allora che questo anche in
pochi ma diciamo degli anni 70 quando
sarà ancora la famigliola o no no no non
c'è ancora famigliola no si stava quando
si stava si stava finendo la famigliola
chi non ce l'ha con la famigliola ne
parli
e comunque è avvenuto naturalmente
allora lì è cominciata un po il
consumismo è cominciato un po poi dalla
televisione tutta la storia dell'america
quindi facevano la complicità e mi
ricordo che vennero perché in piazza
affari del paese a fare la pubblicità
del sapone in polvere per lavare per il
bucato e dicevano che con quel sapone in
polvere lì non importava asciugare
lavava e poi era saputo da qualsiasi
cosa poi dopo mi ricordo bene che i
mobili dei contadini c'era la madia
c'era la vetrina insomma quelle
classiche del primi 900 800
gli immobili poveri perché era
naturalmente un'abulia povera però di
legno bono che uno i tavolo e la cucina
allora c'era nel paese il farmacista e
poi chi c'era di farmacista poi c'era il
dottore e quelli un po più vispi che
fanno e dicono vabbè a mia mamma
la cucina me la dai questa questa io te
lo prendo di formica guardi al tavolo di
formica sedi e di formica sarà una
giusta diceva questo c è la scambiate la
mia mamma non è che la vendute e hanno
comprato con leggeri e quindi la mamma
era contenta perché sicuri va bene
perché un tavolo di formica e siamo lì
va bene anche orari sono delle volte si
vedono in giro anche no perché centro no
capito al farmacista ma perché lui
voleva le cose vecchie e certo aveva
capito che poteva essere interessante
avere delle cose vecchie e invece ai
contadini per il bavero di buttare via
nel 1966 stata l'alluvione e lì è stato
poi la fine della nostra grande famiglia
perché da alluvione ha segnato così
l'alluvione assegnato perché ha segnato
questo perché intanto miei zii erano
morti nel 65 erano morti perché 2 c
quello dell'america quell'altro in ogni
ora morti fra 64 e 65
io me li ricordo bene perché tutte le
morti sono stati in casa non esisteva di
morire fuori un ospedale o da qualche
parte poi quello che era interessante in
questa grande famiglia
rispetto per gli anziani che oggi non
c'è più perché se tu peux fatto il
momento commozione commozione mi ricordo
voi prima loro ricordo bello che
veramente purtroppo oggi non esiste più
perché i vecchi idoli mettono o muoiono
dalla parte o sulla panchina cerchi che
muore in casa meno male invece di dove
sono morti in casa sono contenta adulti
e due nonostante che poi alla fine non
solo loro con la vagante che non la
voleva
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Progetto

Il portale raccoglie le memorie di testimoni che hanno vissuto la loro infanzia nell’Italia repubblicana, attraversando dunque le grandi trasformazioni che investirono il Paese, fra cui il Miracolo economico e l’affermazione della società affluente.

Allo stesso modo sono conservate all’interno del sito le memorie di educatori e operatori che hanno svolto il loro servizio nei primi servizi educativi per l’infanzia istituti dopo la legge n. 1044 del 1971.

Contribuire al progetto

Contribuire al progetto è possibile seguendo alcune indicazioni fornite dal gruppo di ricerca guidato dal Prof. Stefano Oliviero – clicca qui

Contatti

Stefano Oliviero
Responsabile scientifico del sito
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (FORLILPSI), Università di Firenze
stefano.oliviero@unifi.it

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