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Antonio Casullo, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’70 e ’80

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Antonio Casullo, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’70 e ’80

Antonio Casullo, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’70 e ’80

4 Settembre 2019

|By Francesco Bellacci

Intervista ad Antonio Casullo – realizzata da Veronica Giovannelli – Scienze della formazione primaria Firenze

Località: Bovino

Periodo di riferimento: -

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Trascrizione

Ecco la trascrizione automatica di questa memoria. È possibile scorrere il testo e fare click per portare il video al momento esatto in cui viene pronunciata ciascuna frase.

[Musica]
[Musica]
allora buongiorno mi chiamo veronica
giovannelli e sono poter realizzare
un'intervista a mio nonno riguardo la
sua vita adesso lascerò lui un piccolo
momento per presentarsi
buongiorno a voi io sono caso nov
antonio nato ludici del 7 46 ok
iniziamo con le domande allora
raccontare un po della sua infanzia c'è
cosa facevi a piccolo dove rilievi che
città
io quando facevo la scuola diciamo ma
diciamo la quinta elementare andava
riuscivo di scuola e andava aiutare il
mio nonno che era un artigiano falegname
quindi esente da lavorare da piccolo ma
gulliver in che città
io vivevo la cittadina piccola di bovino
provincia di foggia
ok quindi a foggia in puglia si sa che
cosa io andavo a scuola faceva i compiti
poi il nonno andava a riparo perché
aveva bisogno di un ragazzino che gli
stava aiutare a spostare la nova
a stare vicino a lui che lui faceva i
mobili e io da lì ho cominciato a fare
il falegname
ma questa cosa la facevano tutti tutti i
ragazzini dell'africano no ognuno aveva
la sua strada
io avevo la strada del mio nonno che era
falegname anche avendo il babbo muratore
però il muratore era un lavoro molto
pesante e che ero troppo piccola
allora il nonno dice viene alla bottega
e mi viene aiutare io compreso il vito
questa strada fino a quando ho finito le
scuole poi sono diventato più grande ecc
senti ma per esempio l'ambiente in
generale ora non sono la scuola proprio
come si leva in quel posto di quel posto
noi ragazzini anche io andavo a cantare
il mio nonno però la sera e 40 se nati
quando noi si chiudeva botta e non
chiudeva il lavoro io uscivo con gli
amici miei e riuscivo andavo in piazza a
fare una passeggiata giu
un po con i miei amici che mi
aspettavano che usciva per andare a
giocare a giocare coi miei amici è certo
ma tipo anche mandelli un po più grande
nel tempo libero cosa si faceva cioè
stando anche a ballare è una cosa ci
facevo più presley
sì certo io coi miei amici della squadra
diciamo della mia età
c'erano le persone più lube che
mettevano i giradischi a lì nelle case e
suonavano e noi per imballare di ballare
santa va in mezzo alla strada a sandy la
musica per imparare a ballare non capito
ma appunto proposito per esempio di
musica ora al giorno logici e tante
tipologie di musica ma altri temi che
tipo di musica era diffusa è la musica
che che quando ero piccolo io era più
che altro la roba antica e alla
fisarmonica di sasso fano queste robe
qui il pianoforte queste cose qui
andavano molto di moda e noi ci
divertivamo su mezzo alla strada che
eravamo troppo piccolo non è facilmente
cantanti famosi cantanti e cantanti che
sono misano si improvvisavano e
cantavano la canzone via era più musica
leggera e musica sì sì ho capito ho
capito mameli si facevano i giochi
ballando
poi avendo poi un po più grandicelli
siamo proprio riuscito a entrare con
quelli più grande perché prima non ci
facevano entrare nella vamo piccolo hai
fatto noi poi a facendo
essendo un po più grandicello siamo
riusciti a entrare a far parte di quelle
squadre linea cup che ci mettevamo così
è quello era il divertimento però quello
che voglio dire la sera più parti delle
dieci le dieci e mezza non si doveva
andare a casa
cerco riquoto no perchè se no il bando
ck dov'eravamo perché non ci facevano
ritirata all'una è questo voglio
precisarlo
ecco per esempio appunto in famiglia si
in casa cambiando un attimo discorso
come si viveva presenti c'erano tutti
gli elettori
questi c che abbiamo noi oggi diciamo
anche in casa cucinare fino a dire quasi
cioè prima non esisteva neanche il
frigorifero e come facevi comune facendo
santa l'ottica il pezzo di ghiaccio che
li vendevano che rimettermi una taverna
sottoterra e facendo i pezzi di ghiaccio
e noi sala con ma un pezzo si metteva
poi con la stoffa e la paglia che non si
disfaceva e si metteva la nuova affresco
hp foglie sono usciti in frigorifero
letteratura prime time era così e la
madre diversi ma chi aveva la cantina
sotto terra l'acqua il v non andava
mente né di sopra che quando si mangiava
vantavano apprendere in casa cioè c'è il
solo tre i fratelli noris siamo sei il
figlio a quattro vasche e anche verso fa
capire le famiglie di prima sono un po
diverse ma tutte le famiglie e amici
ecco che il giocavo io tutti avranno
cinque o sei figli a e tutti la solidità
si vabbè parlando appunto di scuola come
ti trovavi cosa facevamo scuola come era
organizzata quelle classi quarte rava
noi eravamo cioè le classi molto grandi
non è come ora che c'è pochi bambini per
esempio la mia scuola era di 63 alunni
la mia classe si poi ce n'era 50 40 cioè
ma la mia era la più grossa più numerosa
63 a lunghi al cinema e come ti trovavi
con 62 ma ben bene si si si giocava
tutti insieme in un numero non c'è la
difficoltà
ecco anche 63 anni di tutti insieme
fanno un po rumore ma non si giocava e
si rubi libe a un maestro al professando
e hamas iman a est è certa ho capito ok
non lo so per esempio cosa si segnava
cioè le materie erano certo che c'erano
tutte le materie storia e geografia
aritmetica tutto c'era ea metà bava
molto la geografia sia io ero molto
bravo a lui mi appassionava proprio
tutto queste cose qui ma anche altre
cose della di tutto la scuola diciamo
così però io ero appassionato quando
c'era una cosa mi chiamava il maestro e
mi diceva dimmi e io rispondevo che
attiva i fiumi si studiano al fiume
dell'urban magari queste cose non fanno
più
ho capito
ok ma stando dalla scolapasta lavoro poi
decretato l'impatto dopo le fa ha finito
le scuole io ha proseguito il lavoro di
mio nonno che ho sposato
sono entrato a far parte della famiglia
né via con atti ragazzi come me della
mia età fino al grande ho fatto questo
poi dopo ho preso fatto militare
guarda in italia il militare io sono
partito ma noi chiamato perché quando si
fa prima era così arrivava all'età di 18
anni e facevi la visita dopo di ciò dopo
una dopo nove mesi di partiti e io son
partito la prima volta che sono uscito
di casa perché io non ero mai riuscito e
sono partite sono un dato file militari
e ho fatto 18 mesi di militando avete
fatto a bari a alle casermette di bari
che vogliono fatto a capua santa
mariedda proprio capo a perché catola
una città importante d'arte di museo
tutto e poi è immaginata militare tra
via di città
sì certo da grande e poi ci hanno
portato per dire sempre coi militari e
quando si affaccia hanno fatto il campus
il diciamo all'estate si fa il campo
sportivo dei militari e siamo andati giù
in calabria perché in calabria non c'era
mai stato
ci hanno portato via fa il campo e ci
hanno portato a camigliatello in sila
nella montagna alta che cela un lago di
cecita e io sono stato 60 giorni
migliaia a fare ho fatto anche scuola
poca ma era una cosa che ti faceva fare
loro confessionali
sono stato destinato perché quando vai a
farla visita militati distinti davano il
destino dove ti faceva fare una prova
scritta e allora attraverso la prova
scritta loro identificavano questo
ragazzo che cos'erano marcia fare ea me
averlo destinato a fare quel lavoro ma i
militari e 106 di farlo
no ma nella vas abili catania quella sì
dovevi farlo se abile io sono stato
abile mano pressoché 46 stanno 18 mesi
affari militari si ok ho capito e poi la
voce fatto continuano a fare il
falegname
poi dopo si nella mia vita ho fatto
sempre il fanale dopo dopo militare mi
sono sposato ho avuto la famiglia è
continuato a lavorare ancora capito ho
capito e per esempio anche quando ai più
grandi soprusi anche dopo il militari
c'era nella nella città con il paese ma
com'era che la mobilità cioè come ci si
muoveva accendono le auto
no niente macchina e con la bicicletta
annate biciclette sempre vicini
poi è venuto dopo un po che salva la
possibilità di comprare in motorino a ho
comprato il primo motorino ma però per
tanti anni
quindi niente sempre a lavorare con la
biciletta dalla mattina e come ti
tremano
ebbene sì non c'è chi lamenta era tutto
pulito e dunque non sarà diverso ma ora
saranno sì senza mattina non poi fissare
per l'affare
no infatti va bene nessuno ha capito
va bene basta dall altro argomento
allora per esempio l'abbinamento sola
magari quando cioè un vediamo al giorno
d'oggi maglietta scarpe di marca prima
com'era era luoghi così era come ora
perché a me cabala robot più che chi si
notava che per dire io mi ricordo che
per dire un inedito no che il mio
fratello mi recavo la maglia che lui
aveva comprato fuori e io ero orgoglioso
di questa maglietta che me la passo nome
era il secondo è che era bellissima che
io non potevo comprarla me l'ha regalato
lui vedi investimento era bello le cose
a giovani
15 tenerla c'è un progetto certamente la
teniamo sempre di tutto una maglietta
buona bella così quindi anche essendo 6
figlioli ha in sé che la mamma il babbo
ci dobbiamo andare il mondo è però quel
piccolo aveva chiesto alla mamma che ci
teneva a alle perché la mamma mia e la
ragazza usciva legni c'è il mammo
muratore e la mamma sarta che cuciva le
camicie anche agli altri ea noi che dici
si teneva sempre impeccabile le cose che
lei come usciva un piccolo m di stoffa
cvc fa qualcosa e questo è certo
va bene non lo so per quanto riguarda
appunto qualche anello della sua
infanzia che ti è rimasto anche impresso
rispetto magari un qualcosa di diverso
come ora l'infanzia era molto duttili
così no
ma noi sapeva proprio un
cioè no che sapeva siamo nati così e ci
hanno insegnato apre la maniera di avere
educazione verso gli altri verso i
grandi noi sapeva proprio rispetto per
uno più grande di noi è un anziano
queste due cose
almeno a me hanno insegnato così di
rispettare gli anziani e il prossimo tuo
come te stesso perché così in aria ma
questo lo insegna la tua scuola
sì anche ascolto certo anche alla
squadra di miano distrazione di
rispettare le cose belle non insegnano
solo ma noi sì collaborava anche con la
maestra perché non loro ci insegnano le
coste sa quando si usciva noi sapeva già
la libertà di stare in forma
traspare è che noi siamo stati cresciuti
nella strada capito non è che noi si
viveva proprio hernan in casa si stanno
poco
sempre a giocare sembra fare i giochi
nella strada è questo ecco perché siamo
diciamo nella fase più buona della
salute perché bisogna tener di conto
questo perché asca chiusi sempre dentro
su una gru per ora non va bene invece
non si stava molto a giocà fuori tra di
noi dopo aver fatto i compiti che la
mamma certamente si ripiglia va e noi ci
doveva far le cose giuste per poi
saltava giocare quindi è la diversa da
aggiungere che molti bambini
noi presi non sapeva
anche un pallone per giocare e come
persone se fatto con gli stracci a
questo elevato tanti stracci insieme che
si giocava la palla col pallone di di
stracci quindi alla anche la creatività
ma non certo le biciclette noi se si
giocavano con i pattini con le ruote di
di ferrovia si faceva il menu batte butt
in anno con la tavola si faceva la
carrozza ma per giocare non si fida un
pezzo di legno si metteva davanti dopo
un cuscinetto solo e dietro due ruote
della ferrovia dove giravano le ruote
no piccole così ma che le ruote si
chiama l'avevano capi ferrovia che li
passava dove tirano a porta per chiudere
il passaggio merito non si mettevano in
queste due ruote e la ruota grande
davanti come cuscinetto è uno si spinge
così facendo un pò ciascuno andato la
carrozza questo erano i giochi che si fa
quindi molto molto diversa da quelli ma
queste cose si giocava a chi andava più
lungo con il cerchio di ferro
c'era un cerchio di ferro di 60 cm si
faceva un uncinetto con ferro che si
spingeva stone giro scorsi si e ci si
faceva chiari nuova prima nella discesa
case e alla salita capito sono da quei
giochi di prima che se li risveglio ora
sono sempre attuali
anche oggi percorso che va bene ok
[Musica]
allora aspetta ok ad esse racconto di un
po del dopo quindi dopo un matrimonio
dopo il militare loro militare io sono
tornato e quindi sono passato
diciamolo 7 8 mesi per un anno diciamo
così e mi sono scusato mi sono creato la
mia famiglia anche essendo troppo
giovane ho avuto una bambina
dopo nove mesi e io mi sono accollato la
famiglia addosso di continuare ancora
meglio di quello
quando la chicca ingegneria 20 21 22 21
22 anni ha quindi rivolto a 22 anni ha
avuto per il 21 anni e mezzo avuto la
figlia piccoli e quindi mi sono creato
la mia famiglia e ho cominciato sempre a
lavorare lavorare notte e giorno per
tirano mai la fama di fagnano sempre
quella io ho fatto sempre quel lavoro a
parte il mio carico non ti sei sempre il
mio lavoro l'ho fatto fino a quando sono
stato grande e proprio che ha sempre il
mio lavoro è stato quello ma era più che
un lavoro era anche la passione è certo
perché mica pace faceva sono entrato a
fare anche lavori più grandi il senso
poi via via sono entrato nella fase
conoscitiva delle cose 20 ma ho iniziato
con la bicicletta
poi ho comprato il motore poi alle spa
poi la prima macchina e via via sempre
fatto quello con la vicina che faceva
anche i lavori un produttiva certo più
piccoli perché quando fai
trasportano trasportato anche addosso di
le cose ci avevo una bici orietta la
bicicletta con mio porta bagaglio
davanti che portavano gli arnesi metterà
se uno mi chiamava dici te li accomuna
stavolta io andavo perché la sistemato
però gli arnesi del portale che
portavano la bicicletta non importa
bagaglio con la borsa davanti io la mia
quota di armi e andava a maturare e io
ho vinto ho fatto sempre questo modo
quindi anche tutto oggi diciamo fare
qualche lavoretto così non operano orari
non fa niente perché all'età che uno a
del paese non va bene non vuoi
raccontare qualcos'altro sempre riguardo
questo oppure ti vuole spostare sempre
sulla scuola qualcosa della scuola ma io
lo so ma scuola dico una sola cosa che
si dovrebbe essere più come si faceva
prima più più più attento ai bambini non
lasciarli a fare proprio quello che
vuole
perché il discorso è questo sì bambine
un denso che lo lasci fare tutto quello
che uno vuole che però un po di ritegno
un po di di forza nel senso buono
la forza io intendo l'educazione di
saper fare che le cose buone si no e uno
che risponda
non bene a una maestra
noi sapeva e sa di noi aveva il terrore
del legnano dell'insegnante però cioè
l'educazione quella mi che viene fa un
altro malate questa fase delle parti e
della scuola dalle famiglie un clima e
l'educazione della famiglia e poi la
scuola perché se l'educazione parte
dalla famiglia
il bambino qua già dentro la scuola con
il progetto di di rispettare la maestra
perché se uno va la scuola con il
pensiero di alzare la voce punta una
maestra è sbagliato non va bene di
questo perché non è giusto ma siamo
anche perché prima si facevano f kin è
cambiato e cambiato perché s'è lasciato
andare troppe cose che non vanno bene
bisogna mettere un taglio
forse il rispetto per il rispetto che io
quando vola a scuola la prima cosa il
buongiorno ai superiori alla maestra
tutto ed è quello dell'educazione del
bambino invece tu trovi un bambino
quello che riguarda neanche entra l
scuola così come il tono invece non
sapeva noi quanto spesso noi aveva messo
a sedere nei banchi quando arrivava il
professore noi tutti in piedi ci sarà
paola ora non so se si ha che da lì si
parte base dall'educazione anam quindi è
importante perché anche il rapporto
figlio pare pigiama accetto ma il
bambino io
secondo il mio punto di vista della mia
esperienza di vita il bambino per il
babbo come si è comportato e così si
comporta lui se babbo un'ascia scarpa
che vuole la sera si va fuori il mezzo
alla strada non si di divertire quanto
no ci dev'essere l'educazione che impara
tutto
che poi questo questo bambino quando
sarà anche la
rispetto a quello che hai imparato io
vedevo il mio maestro bravissimo era
davvero alla cattedrale di fronte io era
terzo banco quindi lui le cose che aveva
sulla cattedra sul tavolo non li poteva
vedere fuori posto per esempio non c'è
nel calendario dietro delle sue
applicazioni
l'uni quanto era sporto era sempre lì
ammettilo diritto e così la roma che
stava sul tavolo sempre pulito servino
deve andargli in parte la vita del
piccolo e perdendo rapporto con la
famiglia come era la sua famiglia
certo titolo è buono perché io ci siamo
cresciuti bene turbato dalla mamma sei
figli sì che babbo non stava tanto bene
io sono appunto sono andata a lavorare
da piccolo a creare dall'anica
perché io c'ho un tipo a pokemon
la schiena muratore che non poteva a 50
anni hanno operato e quindi noi sei
figli tutti i piccoli dio dovuto anche
al lavoro e sono andato anche a lavorare
a una grande azienda che è un lavorato
diciamo un anno che non potevo andare
hanno
però siccome era sedi figli babbo non
lavorato la vita e la dura che come ora
come sempre e io ma hanno preso che io
andavo a piglià all'acqua e la posta per
distribuire a questi acquisti i
lavoratori di schiavonea è un'azienda di
torino che era venuta al mio paese
io sono stato assunto di vetro che non
potevano non hanno preso come bambino
dalla piana e da distribuire l'acqua
agli a quelli che lavoravano
questa era un'azienda che faceva le
strade
io sono entrato perché è parte della
falegnameria
facciamo così miglioro uno che sa fare
qualcosa ma il sì sì sì h del via ma per
esempio nella sua vita da un certo punto
ti sei dovuto trasferire la città dove
mi davo bianchi era un dramma perché un
dramma ma perché tu sei abituato un
paesino poi ti porti via da lì perché lì
non c'era niente di lavoro e quindi noi
siamo mafia offerta dinamo oriente c'era
poco o niente
poi tutti i piccoli così che si facendo
e non siamo ci siamo trasferito a prato
in di tutta la famiglia è stata dura
perché anche quanto noi siamo
qua era il mondo perso perché non è nato
qui però piano piano con la forza della
nell'educazione ci siamo adattati e ci
hanno voluto bene che a noi ora senso di
noi l'olmo starebbero chi è nato qui
perché ci rispettano su un palmo della
mano
certo perché siamo stati omessi
noi abbiamo lavorato e basta e non
abbiamo fatto cattive cose ci siamo
voluti bene dal lavoro che abbiamo fatto
il mondo ci hanno apprezzato e finiti
alla fine ci siamo fatto una casa intel
esempio strega e io quella sotto stupita
da me la casa perché prima quando
c'erano 30 tutti i campi si interno e
canoni siamo andati in affitto prima poi
piano piano
noi abbiamo cercato di di farsela una
casa perché in affitto maker questa
anche giovavi però dopo il lavoro
noi ci piace lavorare perché non ce la
dobbiamo fare sesso e noi poi si è
comprato il terreno il ma se fatto a
casa del mago con tutti i figli con
tutti i genitori poi posato ognuno è
andato per conto suo
che il dio naturalmente insieme a un
altro fratello abbiamo provato un pezzo
di terra ci siamo fatte
lo strumento ranno da un fondamento al
petto come sei trovato cioè come ci
sembra difficile
no perché è una bellezza quando mesi
detto ogni giorno che avanza tempo poi
non bisognava lavorare per il fallo
speso certo perché sennò ottobre sarà
solo una volta per tema che ti paga mai
nessuno però risparmiare al lavoro che
il cav alzava la mira e poi piano piano
se compra trovarobe i mattoni costruito
da noi tutto dalle quali si è venuto a
mancare o 5 anni 5 anni
vabbè però comunque che i semi di
soddisfatte certo certo
cioè è stato un anno positivo ma la più
bella cosa del mondo perché costruire
una casa così
oggigiorno non lo so se tra la ditta
quindi diciamo che per facendo un
commento diciamo generale l'ambiente in
cui vive v profonda piccolo insomma da
giovane giovane pino e il resto si dal
codice o e non assomiglia
anche un parlamento e che pesa mese se
dovessi di portare qualcosa del passato
oggi non lo so cosa vorresti cambiare
cambiare che vorrei portare come prima e
il modo di vivere
ho capito non aggressivo così come come
ce l'abbiamo qui ci sono troppe troppe
troppe cose di sempre
anche ora si dice ma te sei anziani e
parli del telefonino si telefonini e una
grande corsa un amante ricerca fatta
perché è bello io anziano che vado via
mi metto il telefonino in tasca però a
casa non possono chiamare per questo che
prima bisogna che prima non esisteva
però tutto queste cose belle sono
bellissime però alla fine ci vuole
sempre un po di riguarda l'attesa per
arrivare
alla febbre anche la sorella invece il
telefonino è stato fatto per comunicare
comunicare con aggiunte tante cose
insieme alla fine io mi ricordo per dire
quando costruivo mia casa
io dovevo già ordinare la roba io
appigliato non c'avevo il telefonino
indietro pigliamo il motore è andato a a
3 km a magazzino mi manca questo oppure
doveva andare da via telefonica per
telefono anche ma invece il moderno di
oggi è bellissimo che te stai qui chiami
a milano
certo questa della bellezza un po allora
a quest'ora questo di oggi è bellissimo
così però se noi prendiamo di tenerlo a
bada
questo progresso però sempre con un po
di rispetto del passato
certo che è bello che poi alla fine che
concretizzi le cose della vita
vabbè allora fine qua poi un dire
qualcosa aggiunge lo hanno
non sono contento di questa intervista
fatta perché la vita di una persona
lavoratore
senza problemi a crescere una famiglia
grande e quindi sono soddisfatto della
mia vita perché non ho fatto male a
nessuno
ho rispettato tutti questa è la cosa ha
provato quando mi salutano perché io ho
rito per azione
io sono una persona della strada non
butto la testa giusta ma dico bongiorno
perché il buongiorno e lamenta della
persona un'altra ok eva grazia sono
contento di averlo fatto anche io e te
tanti auguri a voi giovani ma anche
grazie

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Progetto

Il portale raccoglie le memorie di testimoni che hanno vissuto la loro infanzia nell’Italia repubblicana, attraversando dunque le grandi trasformazioni che investirono il Paese, fra cui il Miracolo economico e l’affermazione della società affluente.

Allo stesso modo sono conservate all’interno del sito le memorie di educatori e operatori che hanno svolto il loro servizio nei primi servizi educativi per l’infanzia istituti dopo la legge n. 1044 del 1971.

Contribuire al progetto

Contribuire al progetto è possibile seguendo alcune indicazioni fornite dal gruppo di ricerca guidato dal Prof. Stefano Oliviero – clicca qui

Contatti

Stefano Oliviero
Responsabile scientifico del sito
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letterature e Psicologia (FORLILPSI), Università di Firenze
stefano.oliviero@unifi.it

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