Luciano Chilò, ricordi di scuola e d’infanzia negli anni ’40 e ’50
Mio nonno. 19/02/1939, Portogruaro (VE). Un uomo che ha tanto da raccontare ed insegnare al mondo. Guardare negli occhi qualcuno ti trasporta nella sua vita, nelle sue esperienze e in ciò che ha da dire. Non c’è viaggio migliore se non alla scoperta di ciò che l’altro vuole donarci, regalarci. Quanto l’altro ci fa crescere? È con questi presupposti che sono partita alla scoperta di mio nonno, che ha deciso, a 81 anni, di mettersi in gioco e di lasciarsi andare in qualcosa di nuovo. Non si è mai raccontato, non si è mai lasciato scoprire e ha deciso di farlo assieme a me. Regalarmi la sua storia di vita è il dono più bello potesse farmi! Ci siamo così incontrati in questa sfera solo nostra, intima, in cui non vi era imbarazzo, non vi erano insicurezze ma solo voglia di raccontare la propria verità del mondo. Ad un certo momento si è respirata l’aria di libertà, di spensieratezza, di ricordi. Ricordi di un passato vivido, memorie di un’infanzia che ancora vivono nel presente. Ho scelto così di condividere la prima parte del percorso che abbiamo cominciato insieme, perché la storia continua e anche il nostro modo di viverla e interpretarla. Mi sono riconosciuta in lui, nei valori che mi ha insegnato, nella voglia di costruirsi il proprio futuro. È così che lo ringrazio: tra la furbizia e la dolcezza dei nostri vispi occhietti! L’atmosfera è intima e calma, quindi tu, lettore, prenditi del tempo e osserva con attenzione, cogli i particolari, quelli nascosti, quelli rari
Testimonianza raccolta da MARTINA CAVASSORI, il giorno 06/05/2020, a BUTTRIO (UD). Attività svolta all’interno del Progetto di ricerca di rilevante interesse nazionale, bando 2017, School Memories between Social Perception and Collective Representation (Italy, 1861-2001).
Località: Portogruaro
Periodo di riferimento: -